Motori per Cancelli a Battente
I cancelli a battente, ad una o due ante, sono tipici di edifici storici o di abitazioni lussuose; spesso vengono adottati anche nell'edilizia più recente laddove non è possibile sfruttare lo spazio longitudinale delle pareti esterne per installare la struttura di un cancello scorrevole. Che si tratti di gusto o necessità logistica i cancelli a battente sono comunque soluzioni funzionali di gestione degli accessi che possono garantire il massimo del comfort di utilizzo installando le adeguate automazioni.
Quando è necessario preservare lo stile architettonico di una struttura, di solito si scelgono motori a montaggio interrato, discreti ed efficienti. Se invece non sussistono particolari limitazioni di tipo estetico, nella maggior parte dei casi si opta per un attuatore a braccio articolato esterno.
I meccanismi di movimentazione delle ante possono essere di tipo elettromeccanico o idraulico, nel secondo caso detti anche oleodinamici. La scelta dell’uno o dell’altro sistema è determinato dalle caratteristiche del cancello, cioè dal peso delle ante e dalla larghezza. Un attuatore elettromeccanico è più indicato per ante non particolarmente grandi e di peso più contenuto. Negli attuatori di tipo oleodinamico il braccio articolato è composto da un pistone che usa forza idraulica, quindi ha maggiore capacità di spinta e può muovere cancelli ad ante di stazza maggiore.
Nel caso si scelga di installare un motoriduttore elettromeccanico oppure idraulico esterno, bisogna fare attenzione che il sistema di automazione sia in materiale resiliente e impermeabile, poiché a differenza di quello interrato è maggiormente esposto agli sbalzi di temperatura e alle intemperie.
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Nel settore dell’automazione per cancelli spesso si fa confusione nell’uso dei termini che stanno ad indicare i componenti principali. Uno tra tutti è il blocco che trasmette il movimento alla barriera, composto da attuatore elettromeccanico o idraulico e motoriduttore, anche in questo caso oleodinamico o elettromeccanico. Il primo è il meccanismo che converte l’energia elettrica e consente al cancello di aprirsi e chiudersi, mentre l’altro è il sistema che lo aziona. Quest’ultimo è a sua volta composto dal motore e dal riduttore. Se sul significato della parola “motore” grossomodo non ci sono dubbi, sul termine “riduttore” a volte sussistono alcune ambiguità. Questo elemento non fa altro che convertire la velocità di rotazione di un ingranaggio in forza motrice, quindi in sostanza la riduce, a favore della potenza. I motori per cancelli, specialmente quelli a battente, sono composti quindi da un corpo unico che comprende attuatore elettromeccanico (o idraulico) e motore accoppiato al riduttore, detto quindi motoriduttore.
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